OGGI È IL 9 LUGLIO, NEL 2006 ERAVAMO SUL TETTO DEL MONDO!
12 anni fa ad oggi eravamo sul tetto del mondo, che emozioni e che nostalgia anche perché sinceramente dal giorno la nostra Italia non ha fatto più niente.






-Alzala al cielo, alzala capitano, perché oggi è più bello essere italiani!- Con queste parole Fabio Caressa invitava il Pallone d'Oro Cannavaro, capitano dell'Italia ad alzare la coppa al cielo, in quella notte lì a Berlino, abbiamo pianto, gioito, festeggiato perché in fondo, essere italiani in quella notte era più bello, eravamo sul tetto del mondo, per la quarta volta: 1934, 1938, 1982 e 2006! -Stringiamoci forte e vogliamoci bene, per la quarta volta siamo Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, perché dal 2-0 col Ghana, l'1-1 in 10 vs 10 con gli USA, il 2-0 con la Repubblica Ceca, l'1-0 in 10 con l'Australia, Totti di rigore, il 3-0 sull'Ucraina di Sheva, il 2-0 emozionante sulla Germania, in casa loro: -Pirlo, di tacco, Fabio Grossoooooooooooooo!- oppure una telecronaca che soprattutto gli juventini ricorderanno- La mette fuori Cannavaro, prova ad insistere Podolski, Cannavaro, ancora Cannavaro, ecco il contropiede per Totti, dentro per Gilardino, la potrebbe tenere vicino alla bandierina prova l'uno contro uno dentro per Del Piero ed è goooollllll, Aleeeeex Deeel Pierooooooo, chiudete le valige, andiamo a Berlino, andiamo a BERLINO BEPPE!- perché tutto questo, lo scatto di Del Piero dall'area di rigore dell'Italia a quella tedesca solo per ricevere un pallone da Gilardino ed insaccarlo come solo lui sa fare, al 7 opposto, alla Del Piero sono solo una parte dell'essere italiani che nel giorno dopo i successi nel 1934, nel 1938 e quelli di Paolo Rossi nell'82', il 9 Luglio 2006, schizzò alle stelle. La rete di Zidane di rigore col cucchiaio e traversa goal dopo il fallo di Materazzi, la rivincita di Marco che su un calcio d'angolo che la squadra voleva battesse Pirlo staccò di testa, segno ed alzo le mani al cielo: -Siamo ancora vivi, siamo ancora viviii!- pronunciò Caressa, al goal di Materazzi una sola cosa successe in Italia, si sentirono urla, tutta Italia era paralizzata davanti alla televisione, nei bar, nei ristoranti, nelle case, nelle piazze ci fu una sola cosa, l'orgoglio di essere italiani perché è il Made in Italy, a far festeggiare tutti con un semplice ma difficile stacco di testa di un giocatore che voleva farsi perdonare, poverino Marco, da persona più insultata del momento a santo in terra. Poi ci fu la testata di Zidane, l'espulsione che i francesi, gli italiani e tutto il mondo non dimenticheranno mai! I calci di rigore, la Francia sembra essere perfetta ma uno che in Italia è conosciuto bene, Trezeguet, prende la traversa, per l'Italia i primi quattro rigori sono stati realizzati, il goal di Pirlo, di Materazzi, di Del Piero e il sotto l'incrocio perfetto di De Rossi, manca solo un rigore, se l'Italia segna è Campione del Mondo, è un pallone pesante, va Fabio Grosso, l'eroe di un Mondiale, col rigore procurato con l'Australia e il goal con la Germania, rincorsa, passettini brevi, il sinistro, durante questi attimi secondo me in Italia non si sentiva niente, le dita incrociate, gli occhi chiusi, le bandiere pronte a sventolare, ed è goalllllllllllllllllllllll, Fabiooooo Grossoooooooooooo, un'emozione unica, i bicchieri vengono spaccati, le bandiere sventolate, i figli abbracciati, le lacrime di gioia versate, i brindisi, e poi nuovamente lo sguardo verso la tele, si vede un Pirlo che corre come un ubriaco, un ubriaco di gioia, nessuno sa dove andare ma tutti hanno una sola cosa in testa:- Siamo Campioni del Mondoooooooooooo-. Camoranesi che si taglia la coda, Buffon si appende alla traversa, tutti corrono e si buttano su Fabio che da quasi sconosciuto diventa un santo per noi italiani. Dallo stadio di Berlino si sente una cosa:- Popopopopopopopooooopopopopopopopoooooooooopoopopopopoppopopo-, quel semplice urlo che diventerà l'inno immortale dei Mondiali, l'abbiamo creato noi, quella sera, in quello stadio, su quel campo, con tutte le nostre energie!





